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Idrocele

 

L’idrocele è una malattia provocata dall’accumulo di liquido tra il testicolo e la vaginale (involucro del testicolo). Questa patologia porta a un ingrossamento non dolente del testicolo, spesso molto voluminoso. Spesso è l’ingombro della massa liquida a portare il paziente dallo specialista.
L’idrocele può essere congenito, secondario ad infiammazioni a livello genitale, dopo chirurgia dell’ernia o dopo scleroembolozzazione trans brachiale della o delle vene spermatiche nel trattamento del varicocele.

 


Diagnosi 

Transilluminazione 

Ecografia scrotale

 

 

Alcune domande ricorrenti 

Bisogna aspirarlo?
Assolutamente no, il rischio è che si possa infettare e creare un problema molto serio.

Bisogna operarlo?
Si anche se non è urgente. L’idrocele non provoca ne infezione ne tumori
Se l’idrocele è “teso”, può provocare dolore. La maggior parte delle volte il disagio è legato all’ingombro e alla sensazione di pesantezza.
Nel bambino, più frequente l’idrocele “teso” porta a un disturbo di crescita del testicolo.

 

Tecnica chirurgica
Incisione scrotale, dopo aver svuotato l’idrocele , si procede o all’eversione o alla resezione della vaginale, dopo una emostasi del testicolo si sutura la borsa scrotale. Viene posizionato un piccolo drenaggio (rimosso 24 ore dopo). L’anestesia è loco regionale (spinale) o in sedazione. L’intervento dura circa 15-20 minuti. Il paziente viene dimesso il giorno successivo.
Un aumento del volume del testicolo è presente dopo l’intervento, e in alcuni casi può persistere anche alcuni mesi.

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