Per prostatite si intende qualsiasi forma d’infiammazione della ghiandola prostatica.
Le prostatite sintomatiche colpiscono il 30-50% della popolazione adulta di sesso maschile,
iniziano spesso in età giovanile e aumentano con l'età , soprattutto attorno ai 40 anni quando
inizia a sovrapporsi la sintomatologia ostruttiva (ipertofoa prostatica o ostruzione cervico
uretrale).Il 25% dei pazienti che consultano l’urologo per patologie per genito-urinarie sono
affetti da prostatite. Purtroppo la prostatite nella prima fase è gestita,in modo empirica, dai
medici di famiglia con terapia antibiotica la maggior parte delle volte non mirata.
La componente psicologica dei pazienti, trattati in modo generico, senza la piena consapevolezza della loro patologia, porta ad un aumento dello stress specifico che è la causa principale della prostatodinia (contrattura spastica della muscolatura perineale), e quindi del mantenimento della sintomatologia.
Anche se la prostatite è tristemente nota da anni, il trattamento è difficile e la guarigione completa e definitiva una chimera.
La difficoltà è legata al quadro clinico simile per tutti i tipi di prostatite (acuta, cronica, infiammatoria), che include una vasta gamma di sintomi che includono segni di ostruzione urinaria, dolore perineale e disturbi di eiaculazione ecc.

La prostatite
Iniziamo spiegando subito che la prostatite non è un sintomo, ma è a tutti gli effetti una patologia che racchiude un corteo di sintomi. Purtroppo, ribadiamo purtroppo, è diventato di uso comune tra medici non specialistici e pazienti definire una serie di sintomi come "prostatici", di qui la scelta, voluta, di inserire questa patologia in questo paragrafo, per renderne piu' semplice l'individuazione alla persona che sta visitando il nostro sito.
Sintomi da dolore prostatico
Dolori continui o recidivanti dopo brevi pause
Sintomi urinari ostruttivi
Inguinale e scrotale
Dolore pelvico (basso addome)
Lombare
Perineale (area compresa tra il testicolo e l’ano)
Dolore penieno
Testicolare
Dolore sulla punta del pene durante e dopo la minzione
Dolore durante l’eiaculazione
Diminuzione della forza del getto
Disuria (difficoltà nella minzione)
Elevata frequenza urinaria
Nicturia
Sgocciolamento post minzionale (emissione di gocce di urina dopo la minzione)
Sintomi sessuali (diminuzione della libido)
Disfunzione erettile
Controllo alimentare e consigli in genere
Evitare pepe,peperoncino insaccati, crostacei e frutti di mare, frutta secca, cioccolato, caffè, vino, birra , e superalcolici, che hanno un effetto irritante sulla ghiandola.
Evitare lunghi viaggi in auto, moto, motorino, bicicletta, andare a cavallo (attività da sella) , traumo contusivo-congestizio della ghiandola prostatica.
Regolarità nell’attività sessuale, evitare periodi di astinenza superiori ai 5 giorni, evitare stress sessuali (più rapporti consecutivi senza un congruo recupero). Da bandire il coito interrotto.
Evitare lo stress e correggere l’ansia. Entrambi concorrono nell’aumentare il tono muscolare a livello perineale causa della maggior parte dei disturbi (prostadodinia).
Mantenere un alvo (andare di corpo) regolare, e ridurre il rischio di sindrome emorroidarie o infiammazione dell’ano (proctiti).

IMPORTANTE
Nel corso della visita, deve essere chiaro al paziente che la risoluzione della patologia infiammatoria/infettiva trae vantaggi con la terapia antibiotica, ma poi resta la patologia infiammatoria che è di difficile risoluzione. Non esistono ad oggi farmaci in grado di guarire la prostatite. La terapia è prevalentemente sintomatica e ha lo scopo di far star bene il paziente (regressione quasi totale dei sintomi).
La conclusione è amara il 50% dei pazienti recidiva sistematica dopo l’interruzione del trattamento.
Spesso durante questi episodi, si esegue il PSA per la paura del cancro prostatico. Il PSA aumenta durante lo stato infiammatorio, e preoccupa inutilmente pazienti già psicologicamente fragile (aumento dello stress specifico). Si consiglia quindi di effettuare il PSA solo se ci sono motivi reali ( la richiesta dell’esame deve essere richiesta dallo specialista urologo).
Inoltre, va escluso qualsiasi trattamento chirurgico. La funzione sessuale deve essere preservata il più possibile.
