Ipertrofia Prostatica - La diagnostica
La visita urologica comprende gli esami diagnostici per la valutazione dell’ostruzione cervico uretrale. Il paziente giunge normalmente alla visita con la vescica piena, viene eseguita un’ecografia dell’apparato urinario (reni, vescica e prostata) che permette di valutare l’assenza di patologie renali, il grado di riempimento vescicale e l’assenza di irregolarità di parete (polipi), il volume e la conformazione prostatica (bi o trilobata). Si richiede quindi un uroflussometria, esame in cui il paziente è invitato ad urinare all'interno di uno strumento, che valuta la velocità del flusso urinario nel tempo, espresso in ml/sec. La curva minzionale ottenuta fornisce un quadro completo della qualità della minzione.

Dopo aver eseguito il flusso, tramite l'ecografia si valuta il residuo post minzionale. Premetto che l’ostruzione è una patologia lenta e progressiva nel tempo, il paziente di solito si adatta giorno dopo giorno al suo peggioramento minzionale senza accorgersene (risposta soggettiva), solo l’uroflussimetria è in grado di fornire una risposta obiettiva. Se il paziente è programmato per un intervento distruttivo di prostata, sia chirurgico sia endoscopico, si richiede sempre un’ecografia prostatica con sonda trans-rettale, al fine di escludere aree ipoecogene sospette per neoplasie le quali cambierebbero la strategia chirurgica. L'ecografia prostatica transrettale permette di pianificare il giusto intervento chirurgico in relazione alle dimensioni della ghiandola prostatica. Il Psa va preso in considerazione prima di qualsiasi manovra chirugica. Mi preme di ricordare che un PSA elevato non è sempre segno di neoplasia della prostata, spesso una prostata voluminosa associata all’età del paziente spostano l’asticella del Psa verso l’alto, ma ciò non vuol dire che non debba essere attentamente controllato !!!!